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In esclusiva
La prima recensione italiana del Prince A960
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Introduzione
Il modello in oggetto è stato acquistato dal rivenditore cinese solomobi.com: ordinato il venerdì intorno all'ora di pranzo è arrivato nelle mie mani il mercoledì successivo in tarda mattinata. Non chiedetemi come abbiano fatto.
Dentro l'involucro del corriere RPX la confezione del Prince A960 si presenta semplice ed in linea con gli standard occidentali: una scatola di cartone totalmente nera, avvolta da una "copertina" di cartone più leggero su cui sono stampate immagini e caratteristiche del telefono (in cinese).
La prima cosa che troviamo aprendo la confezione è un piccolo manuale� in cinese. Niente manuale inglese per questo modello. Il resto del corredo, oltre al telefono stesso, comprende due batterie a lunga durata (3200 mAh), un cavo dati USB (con connettore proprietario dal lato telefono), un doppio auricolare stereo (anch'esso con connettore proprietario), un caricabatterie con presa USB e spina asiatica, ed un adattatore per presa di corrente italiana. Tutto quanto è confezionato in singole bustine di plastica separate.

Primo contatto
Il primo impatto col Prince A960 è rassicurante: l'aspetto del telefono è senza dubbio originale ma, tutto sommato, non stravagante. La parte frontale del telefono è metallica, dall'aspetto cromato, con delle piccolissime righine verticali che si notano solo osservandolo in controluce. Il tastierino numerico, nero, ha una forma particolare, dovuta all'originale tasto multidirezionale di forma ovale che occupa buona parte dello spazio a disposizione� guardate le foto per capire di cosa parlo. La parte posteriore è in plastica opaca nera, appastanza porosa da evitare pericolosi scivolamenti nella mano, ma non "gommosa" come in alcuni terminali occidentali.
Le dimensioni sono generose ma non esagerate: affiancato al mio Nokia 3110 Classic si presenta di poco più largo, mentre l'altezza e la profondità sono quasi identiche. Ad una misurazione "empirica" compiuta dal sottoscritto le misure appaiono 112 mm (altezza) x 56 mm (larghezza) x 16 mm (spessore). Nonostante ciò, lo schermo da 3 pollici appare praticamente "doppio" rispetto a quello da 1,8 pollici del telefono finlandese.
Sul bordo destro del telefono ci sono due tasti multifunzione su/giù e il tasto per l'attivazione rapida della fotocamera.
Nella parte posteriore si trovano quattro discrete feritoie in corrispondenza dei quattro altoparlanti stereo e l'obiettivo della fotocamera incorniciato da una elegante ghiera verde e cromata che nasconde, udite udite, un piccolo flash a led (l'ho scoperto solo usando la fotocamera).
Dai due angoli inferiori del terminale è possibile estrarre il pennino per il touchscreen, e l'antenna per la TV analogica e la radio FM.
Il peso da me rilevato, in condizioni di utilizzo (con batteria inserita) è di 139g. La sensazione di qualità generale dell'assemblaggio è buona, ed è ancora migliore andando a preparare il telefono per il suo utilizzo. Il coperchio posteriore si apre e si chiude in maniera semplice ma precisa, senza dover forzare n� cercare allineamenti da microscopio. La sim si infila e si sfila agevolmente, al contrario di quanto accade sulla maggior parte dei telefoni europei. Accanto all'alloggiamento della sim c'è quello della memory card microSD che già contiene una card da 256MB. La batteria si adagia pefettamente nel suo alloggiamento, senza dover cercare linguette o levette da orologiaio (e altrettanto facilmente si rimuove).

Ergonomia
Il tastierino numerico è di dimensioni davvero contenute, ma questo è un problema comune ai cellulari con schermo molto grande, anche di fabbricazione occidentale. I tasti appaiono al tatto un po' "duri", ma proprio per questo abbastanza precisi. La forma particolare del tastierino (concavo sul lato destro) fa sì che i tasti all'estremità destra, in particolare quello del numero 6, siano un pochino più duri degli altri.
Quello che può lasciare più perplessi è il funzionamento dei tasti funzione e navigazione: la ghiera cromata esterna racchiude i due tasti funzione nella parte superiore, ed i due tasti per chiamare ed interrompere una chiamata nella parte inferiore. Tali tasti sono posti a 45� rispetto ai punti cardinali: in pratica vanno a formare una "x". All'interno di questa ghiera c'è invece lo "scroller" vero e proprio (nero), con le quattro direzioni canoniche su/giù/sinistra/destra e, al suo interno, troviamo infine il tasto di selezione. Insomma, all'inizio non è inconsueto premere una cosa invece di un'altra, ma suppongo che sia anche questione di abitudine.
Da tenere presente che chi usa frequentemente il pennino ed il touchscreen non sarà minimamente turbato da questa particolare disposizione dei tasti.

(continua a pag.2) ->


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