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2 marzo 2009
Touchscreen: innovazione o semplice moda?

Che il touchscreen in sè non sia una novità lo sanno tutti: la tecnologia che c'è dietro è addirittura degli anni '60, mentre il primo terminale ad usufruirne è del 1972. Nell'ambito dei dispositivi portatili la sua introduzione risale comunque al 1983. Non è neppure una tecnologia "nobile" o particolarmente costosa: ricordo emettitrici di biglietti dell'autobus, quasi vent'anni fa, dotate di touchscreen!
Ma anche in ambito telefonia mobile, il touchscreen non rappresenta affatto una novità dell'ultima ora: i primi smartphone dotati di tale tecnologia sono stati commercializzati più di 10 anni fa! E allora, verrebbe da chiedersi, quale è il motivo del clamore dietro all'interfaccia dell'iphone e di tutti i suoi parenti illegittimi? Semplice: l'iphone per primo ha privato l'utente di qualunque strumento di input complementare! Gli smartphone offrivano spesso una tastiera più o meno estesa e comunque sempre un pennino per usare agevolmente il touchscreen. Per gli amanti dell'iphone, niente di tutto ciò: è nata l'interfaccia "full-touchscreen"...

Qualunque persona pratica si accorge della estrema scomodità di tale soluzione: l'utilizzo della tastiera "virtuale" a schermo, soprattutto quella per il testo, e assolutamente penalizzante per chi non ha le dita piccole. Non solo, i tasti "hardware" restituiscono un feedback tattile che permette di sapere anche senza guardare quale tasto si sta premendo, rendendo infinitamente più veloce, agevole e intuitiva la composizione di testo, mentre i tasti "virtuali" non restituiscono nessun feedback.
Ma soprattutto... perchè? I pennini ci sono da anni, le tastiere pure, perchè privarne gli utenti? Per non togliere spazio all'ampio display? No, la scusa non regge: nello stesso spazio in cui la Apple inserisce il singolo "tastone" dell'iphone, i chinafonini ci fanno stare tutto il tastierino numerico (come mostrato nel disegno qui a fianco).
Dunque perchè quella che è a tutti gli effetti una carenza dovrebbe divenire una caratteristica peculiare, di più, un motivo di vanto , per un telefono cellulare? La risposta è purtroppo semplice quanto desolante: moda!
La nota legge della richiesta e dell'offerta, non vale più: è l'offerta a generare la richiesta, in una meccanica ormai unidirezionale. Quindi, benvenga il telefono senza tasti... e senza MMS, senza memoria espandibile, bluetooth etc. etc.
Se un noto brand immettesse sul mercato un telefono cellulare che non telefona, sono sicuro che avrebbe un successone planetario! Voi pensate che sia una iperbole? Io non sarei così ottimista... chissà, qualcuno ci starà già lavorando...

Paolo Tortora
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