Le ragioni di un lungo silenzio


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03 settembre 2022

Voglio scusarmi per l'assenza di aggiornamenti degli ultimi mesi, anche se mi rendo conto che potrei starlo facendo con pochi curiosi occasionali, perché di visitatori abituali ed affezionati non credo che ne siano rimasti, visto che il sito è stato abbandonato a se stesso per mesi. Sono molteplici le ragioni di questo silenzio. Non nascondo che le vicissitudini personali che mi sono occorse in questi ultimi anni hanno avuto un peso sulla mia mancanza di stimolo ad aggiornare il sito, e me ne scuso, ma ci sono anche altre motivazioni più pertinenti. L'amara constatazione che il web come lo conoscevamo sia stato fagocitato da un internet fatto di "app", e-commerce e streaming; le mani di pochi soggetti potenti che pretendono di dire all'utenza quali voci siano attendibili e quali no; l'evoluzione di una utenza che non apprezza più l'immane sforzo amatoriale di cui era costituita la maggior parte del web, e visita solo i siti che il Grande Fratello Google gli propina; e non ultima, la sgradevole sensazione che in Italia, in Europa, nell'occidente "libero", non sia più tanto prudente esprimere liberamente la propria opinione.

So che starete pensando che sia una esagerazione, ma non potete non aver notato anche voi questo clima di censura e di caccia alle streghe vigente negli ultimi anni, esploso in occasione della pandemia di COVID-19 e poi proseguito riguardo il conflitto in Ucraina ed altri argomenti per i quali vige una posizione "fortemente caldeggiata" come l'unica tollerabile.
I più "fedeli alla linea" mi risponderebbero "solo perché vivi in un paese democratico ti è permesso dire queste cose, per cui non ti lamentare, altrimenti vattene in …". Ma io vi chiedo: è libertà di pensiero e di espressione quando si invita in tv una sola persona che la pensa in modo differente per gettarla in pasto a uno stuolo di mastini del pensiero unico che la interrompono, la provocano e la insultano con affermazioni palesemente false? E' libertà di espressione quando il principale canale pubblicitario al mondo manda una e-mail a tutti i siti web affiliati in cui dice che se verranno pubblicate argomentazioni a favore della Russia, lui sospenderà l'erogazione di pubblicità (unica fonte di sostentamento per molti siti web)?
Beh, immagino che possiate rispondervi da soli. C'è dunque da stupirsi se ho perso la voglia di aggiornare il sito?

Vi auguro di star vivendo meglio di me questo presente inquietante. Grazie di cuore a tutti coloro che hanno seguito questa avventura più che decennale, anche solo per un breve periodo. Ho sempre svolto questo impegno immaginando di dialogare con rispetto con chiunque avesse posato gli occhi sui contenuti da me redatti. Quel rispetto che purtroppo non appartiene a questa società.

Paolo Tortora
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