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La prova del cellulare Flying T28
di "Rahab"
© 2009 www.chinafonini.it


Funzionalità
Una volta acceso il cellulare, per prima cosa si controlla che sia effettivamente localizzato in italiano. Vi sono molte lingue a disposizione, questo compreso. I menu sono tutti comprensibili e l'unico macroscopico errore di traduzione riguarda la traduzione di "sfondo", che viene resa con il buffo "tapezzeria"; per il resto le voci sembrano tradotte non letteralmente dall'inglese. Quindi ad esempio "ok" viene reso come "fatto" e "off" come "spegni". Visto che ad esempio il DVB 3200 traduceva "on" come "su", bisogna ammettere che nel T28 si è fatto un reale sforzo di localizzazione. Il menu principale visualizza otto icone e nel terminale sono presenti svariati giochi (non testati).
C'è la possibilità di settare quattro temi preimpostati, mentre l'immagine di sfondo può essere impostata a partire dalla cartella delle foto nella scheda di memoria.
Discorso simile si ha con la personalizzazione delle suonerie, che sorprendono per la vasta scelta: sono precaricate 25 suonerie, tra MIDI e non, con l'ulteriore possibilità di altre cinque da scegliere nei files audio.
Generalmente l'audio dei brani mp3 scaricati sulla scheda di memoria è più potente.
La seconda sorpresa è che il piccolo schermo lcd (che è piccolo per la categoria chinafonini, ma abbastanza normale rispetto a molti terminali occidentali) è effettivamente dotato di touchscreen. La sua definizione a 260.000 pixel si nota fin da subito piacevolmente.
Nella schermata principale si vedono le diciture delle sim presenti, nel mio caso una vodafone, e l'indicazione dello slot sim 2 libero.
Non ho provato ad utilizzarlo con due sim contemporaneamente, ma non dubito che - come dichiarato dal costruttore - si tratti di un dual standby: nel mio Cool D33 doppia sim alternata, viene sempre e solo visualizzata la sim in uso.
Tra l'altro il T28 ha un menu che consente di personalizzare l'utilizzo delle due sim.
Il sistema operativo proprietario è veloce e miracolosamente il piccolo pennino in dotazione (mono pezzo) riesce a permettere anche di cliccare le lettere del tastierino virtuale in fase di scrittura, tastierino che effettivamente appare molto piccolo. La scrittura diviene agevole come non s'immaginerebbe, anche perchè i movimenti del pennino per cercare le lettere hanno escursione limitata.
La rubrica gestisce correttamente i dati presenti sulla sim, che appariranno comunque limitati ai campi "nome+numero"; mentre quelli registrati nella memoria del telefono dispongono di svariati campi in più (numero cellulare, casa, lavoro, denominazione lavoro, fax, email, compleanno, indicazione gruppo, foto e suoneria associate). Non ho testato le funzionalità del calendario ...
Il bluetooth funziona bene: ho scambiato dati con il mio Powerbook e con il Cool D33 senza problemi. L'unica stranezza a cui abituarsi è che il menu non riporta "invia tramite BT", bensì tramite "Irda"; trattasi probabilmente di un aggiornamento che non è stato effettuato in fase di revisione del sistema operativo.
L'audio in chiamata è sufficiente, anche se non altissimo. Quello esterno invece è forte: non "spropositato" quanto quello del DVB 3200, ma più elevato di quello del Cool D33. Le casse esterne però arrivano a distorcere il suono ai livelli più alti di audio, gracchiando.
L'auricolare restituisce tonalità generalmente acute, con un livello audio discreto ma non altissimo. Non ho però avuto modo di settare le regolazioni dei bassi.
Le funzionalità del sistema operativo sono numerose consentendo la riproduzione video, audio, registrazione vocale, visualizzazione di immagini, e-book (formato txt) ed esso non mostra alcun tentennamento nel passaggio alle varie schermate.
Lo schermo presenta una buona sensibilità al pennino, che in parte viene un po' smorzata sui lati (dove sarà necessario cliccare con maggior decisione).
Non ho preso tanti scatti con la macchina fotografica ... L'impressione è che la qualità non sia eccelsa, soprattutto in condizioni di scarsa luminosità. D'altro canto secondo me le foto da cellulare possono essere utili a livello di testimonianza, non di documentazione: per quello esistono le macchine fotografiche!
Nessun problema di ricezione del segnale: le prove sono state fatte in montagna e il T28 ha sempre agganciato il segnale senza sforzo, al pari di marchi ben più blasonati.
Da questo punto di vista la capacità di tenere la rete sembra anche migliore del mio Sony Ericcson Z1010, che in certi punti nelle piste da sci proprio non prendeva.
La prima carica è durata complessivamente circa 65 ore, durante le quali il terminale non è mai stato spento.

Conclusioni
Nel complesso l'impressione è che il Flying T28 sia un chinafonino riuscito: per un prezzo di $101 (equivalenti a circa €75), si viene in possesso di un terminale costruito con cura, localizzato in maniera tutto sommato corretta e dotato di funzioni sconosciute ed utili rispetto a cellulari di pari prezzo reperibili in Italia. A parte le molte funzionalità del software, spiccano la gestione delle due sim in contemporanea e il touchscreen; pur essendo lo schermo piccolo, l'immissione di caratteri è abbastanza agevole. Non ho provato nè a cercare nè a settare il T9, poichè l'utilizzo del tastierino vistuale (forse anche a causa delle dimensioni piccole, che limitano i movimenti per cercare le lettere) funziona già molto bene consentendo una scrittura anche più veloce del consueto.
Gli obiettivi iniziali dell'acquisto erano di comprare un cellulare dotato di audio più forte della media, flip o slide e localizzato in italiano. Il T28 soddisfa tutti i requisiti, aggiungendo molte altre peculiarità.
A livello generale, si può ipotizzare che il Flying T28 sia un prodotto specificatamente concepito per l'esportazione in occidente: sia per l'opera di localizzazione effettuata, sia perchè le caratteristiche audio assomigliano di più a ciò che è possibile trovare in Europa. Mi riferisco in particolar modo al fatto che l'audio in uscita degli auricolari non sia "spacca timpani" e che in generale non sia mostruoso ... come se vi fosse l'intenzione di uniformarsi agli standards (e alle normative) europei.

di "Rahab"
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