chinafonini.it
Dal 2008 una voce critica e indipendente sulle nuove tecnologie
Dichiarazione di Declino di Responsabilità / Disclaimer
Il titolare di questo sito non effettua rivendita dei dispositivi menzionati e non è collegato con i rivenditori citati.

20 gennaio 2024

L'informazione di massa in Italia è in uno stato vergognoso
Ma almeno vi fate un po' schifo?


Immediatamente dopo lo scoppio delle ostilità tra Ucraina e Russia, tutti gli organi di informazione italiani (e presumo sia lo stesso per tutti quelli del blocco occidentale) hanno iniziato una martellante ed invasiva, nonchè vergognosa, propaganda volta a mistificare la realtà a beneficio di una opinione pubblica mai così addomesticata e disinformata, ed a demonizzare il mostro di turno, ovvero la Russia.
Nei primi giorni di guerra tutti i telegiornali hanno fatto a gara per mostrare ospedali e scuole colpite dai bombardamenti, la popolazione terrorizzata in strada, donne e bambini in lacrime, oltre a rilanciare una serie di fake news incontrollate su presunte azioni di guerra imputate al fronte russo (tutte poi smentite in sordina nei mesi successivi); ci hanno perfino intenerito con una bambina ucraina che cantava una canzoncina contro la guerra.
Anche volendo tralasciare la gigantesca menzogna di fondo utilizzata per tale propaganda, ovvero che la Russia abbia aggredito l'Ucraina, dimenticandosi colpevolmente dei trattati di Minsk che sono stati completamente disattesi dal fronte occidentale (un po' come facevano i coloni con i nativi americani, che venivano sistematicamente ingannati con trattati poi disonorati dall'uomo bianco, solo per venire dipinti come i "cattivi" ed essere sterminati impunemente), e del genocidio di 16.000 cittadini ucraini di lingua russa ad opera del regime golpista di Zelensky (genocidio contro cui anche l'ONU si era pronunciato), che hanno di fatto costretto la Russia ad intervenire in difesa degli abitanti del Donbass e della propria indipendenza minacciata attivamente dai propositi americani di portare armi NATO a ridosso della frontiera russa, questa condotta dei mezzi stampa occidentali è semplicemente inaccettabile. Già, perchè le scene mostrate strumentalmente e ossessivamente per impressionare il già indottrinato pubblico occidentale, potrebbero esser viste in qualunque conflitto armato. Credete forse che non siano state colpite scuole ed ospedali quando il fronte occidentale (Italia compresa) bombardò la Jugoslavia per destituire Milosevic? Credete che non ci fossero donne e bambini feriti in lacrime in Iraq quando gli americani lo hanno invaso per liberarsi di Saddam Hussein? E dove erano le immagini di tanta sofferenza all'epoca di quei conflitti, nei nostri telegiornali? Dove erano le immagini dei bambini jugoslavi che cantavano contro la guerra? Dov'era il telegiornale in lingua irachena, visto che oggi mamma Rai ci propina quello in lingua ucraina?
Come dite? Quello è passato? ...e dunque non conta nulla? Allora parliamo del presente...

In questo stesso momento è in corso il brutale e deliberato sterminio del popolo Palestinese, già sotto il giogo dell'occupazione israeliana (benedetta dagli USA, contro le delibere delle stesse Nazioni Unite) da oltre 75 anni, ad opera del criminale fascista Netanyahu, attuale leader di Israele. Nonostante in soli due mesi di violente incursioni israeliane sulla striscia di Gaza si contino ormai migliaia di morti in più rispetto al conflitto Russo-ucraino, la maggior parte dei quali tra donne e bambini che già vivevano in condizioni disumane per colpa dell'occupazione israeliana, nessuna nazione "democratica" sta inviando aiuti militari ai palestinesi per difendersi da una aggressione che dura ormai da tre quarti di secolo.
E' dov'è l'indignazione della stampa italiana per questo genocidio disumano? Dove sono le immagini strazianti dei bambini feriti e delle mamme in lacrime, come quelle con cui ci hanno bombardato per mesi per demonizzare "l'aggressore russo"? Non ci sono, perchè Israele è il principale alleato degli USA, e nessun cane da guardia (e vi assicuro che, riferito ai giornalisti italiani, è un complimento) morde la mano del padrone che gli dà da mangiare. E così, giornali e televisioni, preferiscono mostrarci i tunnel dei pericolosi guerriglieri di Hamas scavati sotto gli ospedali (sapete quanti tunnel di servizio ci sono sotto a ogni ospedale italiano?) che giustificherebbero il bombardamento indiscriminato di centinaia di degenti e personale sanitario, le foto dei poveri ostaggi isreaeliani (un centinaio, contro le migliaia di morti innocenti già causate dagli attacchi israeliani), o ricordarci della "cattiveria" degli attentati di un popolo che non ne vuole proprio sapere di restare buono in schiavitù (ma guarda un po'!) o, peggio, riportare strumentalmente alla memoria gli echi dell'olocausto nazista, come se questo giustificasse qualunque crimine presente o futuro dello stato ebraico. E così, proprio in questi giorni, si moltiplicano sulla televisione italiana le trasmissioni ed i film sulla Shoà e le iniziative per la memoria dello sterminio subito dagli ebrei. L'intento è chiaro: etichettare come "antisemita" chiunque non appoggi apertamente la pulizia etnica dei Palestinesi dalla striscia di Gaza, secondo una opera di mistificazione della realtà che, oltre ad essere ignobilmente vergognosa, è anche storicamente delirante, visto che le popolazioni arabe, Palestinesi compresi, sono "semite", quindi il vero "antisemita" in questo momento è proprio Netanhyau che li sta sterminando.
Non era in realtà mia intenzione addentrarmi nel merito dei due conflitti menzionati, e mi scuso con quanti abbiano motivo di sofferenza personale dalle guerre in atto, quanto piuttosto sollecitare una presa di coscienza sulla situazione indecorosa e inaccettabile della stampa e della informazione nel nostro paese. Personalmente, non riesco più a guardare un telegiornale senza inorridire davanti a toni che sembrano quelli dei filmati dell'Istituto Luce del regime fascista. Ed è paradossale, per non dire grottesco, che proprio la televisione di stato, responsabile della diffusione di una quantità immane di menzogne e calunnie solo negli ultimi anni, abbia la faccia tosta di trasmettere le sue "pillole contro la disinformazione"...

Stiamo ancora aspettando che Mamma Rai (insieme a Mediaset, Cairo, Sky, Discovery e a tutte le principali testate giornalistiche italiane) ci faccia le sue scuse per il vergognoso capitolo della disinformazione dolosa sulla campagna vaccinale anti-covid, ora che tutte le verità più scomode son venute a galla, dagli scambi segreti di mail per insabbiare la mancanza di una adeguata sperimentazione e le criticità presentate dal vaccino, ai finanziamenti a pioggia dalle case farmaceutiche (come Pfizer) agli istituti cui era demandata la sperimentazione del siero (come quello di Bassetti), fino ad arrivare alla denuncia per omicidio plurimo e altri gravi capi d'imputazione che vede coinvolti l'ex ministro della Salute Speranza, e l'ex direttore dell'Aifa Magrini. E invece, non solo queste scuse non arrivano, non solo le suddette testate si guardano bene dal dare il doveroso riscontro alle verità finalmente appurate, ma addirittura si continua come niente fosse ad invitare in televisione personaggi come Bassetti (tra i principali "sponsor" della gigantesca frode a danno dei cittadini) per domandare loro come comportarsi in occasione di ogni nuova ondata del virus! Ed ora la Rai vorrebbe insegnarci a difenderci dalla disinformazione? Sarebbe comico, se non fosse drammatico.
La qualità dell'informazione di massa è il primo sintomo dello stato di salute di una presunta "democrazia" e, a giudicare da quella italiana, si direbbe che la nostra sia moribonda. Non è il diritto di voto a fare di una società una democrazia, ma il libero accesso alla verità, che permette una partecipazione consapevole dei cittadini.
Aprite gli occhi: l'unica difesa che avete contro la disinformazione è il vostro buonsenso e la volontà di esplorare diverse fonti. Diffidate di chi vuole farvi credere che tutte le notizie che provengono da poche selezionate voci "autoritarie" sia sempre vangelo, perchè quelle voci hanno i loro interessi particolari, ed è a quelli che rispondono, non alla verità.

© 2024 www.chinafonini.it


Cookie policy